Questa vicenda di vergognosa malagiustizia ebbe inizio diversi anni fa presso il Palazzo di Giustizia di Como. .
Ero responsabile di produzione di un'azienda , per esercitare miei sacrosanti diritti di ottenere una giusta categoria dirigenziale, mi rivolsi al Tribunale di Como ,ottenendo ben tre categorie superiori a quella nella quale ero inquadrato.
"Colpevole" di aver esercitato questo diritto , sino a quel momento negato, sono stato in seguito " derubato" del posto di lavoro da parte dell'azienda in collaborazione con i magistrati presso il Palazzo di Giustizia di Como.
In quelle aule sono stato costretto a subire ogni forma di ingiustizia, negazione del diritto , corruzione , collusioni di ogni tipo ; sono stato costretto a sostituire per tre volte il mio legale difensore in quanto minacciato e corrotto dai legali della controparte noti e influenti avvocati del Foro di Como.
Il tutto sotto gli occhi indifferenti dei magistrati che sordi alle mie richieste di giustizia hanno archiviato sistematicamente, per anni, le denunzie querele nei confronti di tali soggetti. Essi hanno tollerato e omesso di accertare intenzionalmente un illecito sistema di corruzione e favoreggiamento all'interno del Palazzo di giustizia violando più volte le norme anche le più elementari ed evidenti del diritto. Tutto ciò in presenza di elementi probanti oggettivi, inconfutabili quali documenti, sentenze, nastri fonografici, addirittura una confessione resa da un avvocato innanzi ad un magistrato e quindi verbalizzata.
I magistrati di Como non hanno avviato la benchè minima indagine, non escutendo alcun testimone indicato agli atti, arrivando al punto di affermare che "...un avvocato esperto è in grado di sopportare le minacce..." !!
I magistrati presso la Procura di Brescia ai quali mi sono in seguito affidato hanno trattenuto per diversi anni il fascicolo evitando anch'essi di accertare i reati , ed infine innanzi alla verità si sono dichiarati territorialmente non competenti ad esaminare la vicenda.
Di fronte a questo degrado e banditismo giudiziario a cui sono stato costretto assistere nelle aule di Palazzi di giustizia, soprattutto quello di Como, ho ritenuto doveroso denunziare per associazione a delinquere i vari magistrati, tra i quali i Procuratori Capo della Repubblica di Como e Brescia, confortato dai numerosi ed oggettivi elementi probanti in mio possesso , ma, curiosamente questa denunzia è...sparita.
Evidentemente i magistrati incaricati ad esaminare l'operato dei loro colleghi hanno ritenuto di " insabbiare" la questione , di non indagare ed accertare i gravi reati denunziati
Ho ripresentato presso la Procura Generale di Milano la medesima denunzia , evidenziando la grave circostanza sopradescritta, auspicandomi di trovare finalmente magistrati seri e ligi ai propri doveri innanzi alla Costituzione alla quale hanno prestato giuramento.
Ho già denunziato pubblicamente in passato i magistrati in questione, facendo nomi e cognomi; se ne sono guardati bene di presentare denunzie querele nei mie confronti per diffamazione calunnia o altro visto la consistenza degli elementi di prova allegati agli atti.
Vi sono magistrati onesti ligi al dovere, ma vi sono anche magistrati che si comportano in modo illecito, consapevoli che nessuno gli presenterà..il conto.
Se ci fossero deterrenti seri e severi sono certo che il sistema giudiziario funzionerebbe meglio.
Sono certo che se la vicenda fosse trattata in maniera più decisa dai mezzi di informazione i magistrati che sono incaricati ad esaminare il procedimento sarebbero più attenti a prendere decisioni contrarie alle normative vigenti solo per tutelare e favorire i propri colleghi disonesti.
Pertanto continuo nella mia azione di ricerca della giustizia attraverso gli strumenti consentiti dalla legge. Lo faccio da solo, senza avvocati come da tempo succede e forse per questo i magistrati s e ne approfittano pensando di avere di fronte un soggetto che non conosce ne leggi ne giurisprudenza. Non è così. Sono ancora convinto che alla fine riuscirò a far uscire finalmente la verità. gli elementi di prova in mio possesso mi incoraggiano e me lo impongono. Non mi piace pensare che in Italia, culla del Diritto, come da definizione dell'attuale Guardasigilli , sia consentito minacciare , corrompere e condizionare i legali avversari nelle aule giudiziarie , al fine di condizionare illecitamente in proprio favore gli esiti dei processi, rimanendo impuniti e tutelati dai medesimi magistrati
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti sono moderati.
Fattene una ragione.